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Sarò che fuori piove.

Sarà che la primavera non accenna ad arrivare.

Sarà che gennaio e febbraio mi sono parsi interminabili.

Ma questa tappa della mia vita proprio non so come prenderla.

E no, non starò qui a dirvi che a trent’anni me ne sento ancora venti, ma quando mai!!

Questi trent’anni me li sento tutti, tutti e trenta, uno dietro l’altro ed inizio già a tirare le somme.

Non è vedere il bicchiere mezzo vuoto, ma è consapevolezza.

La consapevolezza che tanto è cambiato, ma io sono sempre la stessa.

Rincorro ancora i miei sogni, ma ho smesso di rincorrere quelli degli altri.

Ho meno persone intorno, ma più amici su cui contare.

Non cerco più di piacere agli altri, ma piaccio decisamente a me stessa.

Ho la stessa ambizione di dieci anni fa – e a volte anche la stessa arroganza – ma riesco a tenerle testa senza lasciare che prenda il sopravvento.

Ho imparato a fare i conti con me stessa, a perdonarmi il mio essere fuori dal comune e a darmi una possibilità.

Ho accettato la mia inquietudine, riconoscendola come tratto essenziale della mia personalità più vera.

Ho imparato ad accettare tutto quello che mi è capitato nella vita, non sempre capendone il motivo.

Ho scoperto di poter sopportare più di quanto avrei creduto possibile, pur facendomi male.

Non ho ancora imparato a perdonare le persone, la mia stima una volta persa è bella che andata.

Non riesco ancora a controllare i miei scatti d’ira e contare fino a dieci non fa che caricarmi ulteriormente (se aspetto fino a venti poi, non ve lo dico proprio).

Non sono diventata una persona facile – non lo sono mai stata – e forse sotto certi aspetti sono pure peggiorata.

Parlo di meno, penso di più.

Leggo di meno, non scrivo più.

Alterno momenti di impulsività a momenti di freddezza disarmante.

Un giorno rischio di esplodere e l’altro di implodere, ma poi non succede mai niente.

Non riesco a stare al passo con questa società e continuo a credere di essere nata nell’epoca sbagliata.

Tirando le somme credo che le cose stiano andando per il verso giusto (ma non diciamolo troppo in giro).

Non tornerei indietro per nulla al mondo.

E’ successo di tutto.

La mia vita è cambiata di continuo e a volte drasticamente e senza preavviso.

Forse questi trent’anni me li sento tutti perché valgono il doppio di quelli di una vita comune.

Ma va bene così!

O forse me li sento tutti perché questo è il mio difetto più grande: sento troppo.

Sento le emozioni, nel bene e nel male.

Sento la vita scorrere troppo velocemente e senza controllo.

Sento l’affannarsi a trovare risposte a domande che forse non ne hanno.

Sento la bellezza che mi toglie il respiro.

Sento la solitudine che è a tratti mia amica e mia nemica.

Sento la paura, quella a cui non so dare un nome.

Sento la fragilità, la mia e del mio mondo.

Quindi non so se vada davvero tutto bene, ma so che nulla capita senza una ragione.

E’ la paura a renderci coraggiosi.

E’ la nostra fragilità a renderci forti.

la felicità è un nostro punto di vista.

Quindi forse tutto sommato, considerata la persona che sono diventata, considerate le persone che fanno parte della mia vita, considerate le mie scelte, quelle degli altri e quelle che mi ha sbattuto in faccia la vita, posso dire…

…tutto bene fino a qui!

15 Commenti

  1. L’ho letto tutto fino in fondo e….wow !!
    Mi sono emozionata troppo 😬e devo dirlo mi sono identificata un po’ in ciò che hai scritto. Penso; sono passati già 30 anni da quando ero la tua babysitter la sera😁. È vero il tempo passa troppo in fretta e guarda che sei diventata mia dolce nipotina. Hai l’arte di esprimerti di scrivere ed è meraviglioso, continua così e non fermarti. Love me

    1. Ciao Simona, che dirti…grazie infinitamente!
      Leggere queste tue parole è per me importantissimo.
      Per tanto, troppo tempo ho negato a me stessa la possibilità di esprimermi attraverso le parole e qualcosa mi dice che forse, forse mi stavo sbagliando!
      Quindi grazie e a presto!

  2. Meravigliosi 30 anni. Credo sia stata la mia migliore età, quella in cui ho eliminato le zavorre ed ho ricominciato a vivere. Non è un traguardo: è una partenza. D’ora in poi, con molte più consapevolezze e maturità, apprezzerai tutto ciò che ti arriverà, nel bene e nel male.

    1. Si, in un certo senso é una partenza.
      Ma mi andava anche di fare il punto della situazione per chiudere il capitolo dei vent’anni, non sempre facili e senza pensieri anzi a volte fin troppo duri!!
      Peró hai ragione, apprezzo tutto molto di più ed ho imparato a dare il giusto valore alle cose!

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Melissa De Pasquale

Ho scelto una vita dalla quale non voglio scappare fatta di piccole cose, borghi e natura. Ve la racconto qui attraverso i miei itinerari slow in Italia. Seguite la mia avventura!

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