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Un altro anno che finisce.

Un nuovo anno che sta per arrivare.

Che anno questo 2019.

Se dovessi descriverlo con una sola parola, direi che è stato decisamente l’anno del cambiamento.

Duro.

Veloce.

Inaspettato.

Uno schianto – o forse due – a 200 chilometri orari contro un muro.

Nemmeno il tempo di rendermene conto.

Nemmeno il tempo di prendere aria.

Giù a picco negli abissi più profondi.

E’ la vita, dicono.

E’ la vita, dico pure io.

Mai una volta che le cose vadano come ci eravamo prefissati.

Mai una volta che qualcosa segua i nostri piani.

Il cambiamento è l’unica costante della nostra vita.

C’è sempre stato.

Da quando eravamo piccoli e siamo dovuti diventare grandi (e a volte troppo presto).

Da quando freschi ventenni credevamo di poter conquistare il mondo con la nostra spavalderia e poi in un battibaleno ci sono piombati addosso i trenta.

Il cambiamento è sempre stato dietro l’angolo.

E’ sempre stato parte di noi.

Fa paura, ma è inevitabile.

E’ inevitabile, ma quasi sempre sa quello che fa.

E così, quando arriva, non dobbiamo far altro che restare a galla.

Inutile lottare contro un fiume in piena.

Opporre resistenza al cambiamento è una forzatura, è un dichiarare guerra a qualcosa che alla fine vincerà lo stesso.

Che ci piaccia o meno alla fine dovremo cedere.

Diversamente non sopravviveremo.

Ci sforziamo così tanto di non far cambiare le cose, soprattutto alcune.

Tanta fatica, sudore e sofferenza per poi renderci conto di potercela fare.

Di poterlo accettare.

Di poterlo superare.

Di poter stare bene.

Di poter stare meglio addirittura.

Ed è così che ci sorprende la vita.

Resilienza la chiamano.

R  E – S  I – L  I  E  N – Z  A

Sopravviviamo.

Una volta accettato il cambiamento, sopravviviamo sempre.

Ce la facciamo.

Eccome se ce la facciamo.

La vita ed i suoi effetti speciali.

E noi, così pieni di vita, pieni di meraviglia, pieni di dolore, pieni di risate, pieni di speranze.

Lì.

Sempre lì.

Ancora in piedi.

Ancora una volta in più.

E quando siamo ancora in grado di lasciarci travolgere dalla bellezza, tutto ritrova senso.

La resilienza è per me la capacità di riuscire ad emozionarci ancora.

Fieri.

Impavidi.

Inarrestabili.

Pieni di vita quasi da esploderla fuori.

Eppure dicono che io sia cinica.

Io dico invece di essere disincantata.

E vera.

E soprattutto ostinata.

Nonostante le ferite, ancora pronta a vivere di emozioni.

E la vita, beh la vita trova sempre il suo strano, inaspettato e buffo modo di sorprenderti.

Fa un po’ ciò che vuole, ma alla fine ti porta sempre dove dovresti stare.

E voglio chiudere così questo 2019 dei cambiamenti.

Brindando al 2020.

A me.

A voi.

Alla vita.

E alla meravigliosa magia degli inizi.

“È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito.

È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto.

Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza.

Per ogni fine c’è un nuovo inizio.”

Il Piccolo Principe

4 Commenti

  1. Davvero bello quello che hai scritto e hai ragione, in fondo la vita ti porta sempre dove dovresti stare. Anche se tutto sembra in preda al caos e al caso in effetti non è così. Le nostre scelte, le nostre azioni determinano quello che siamo e quello che ci deve succedere.
    Un saluto

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Melissa De Pasquale

Ho scelto una vita dalla quale non voglio scappare fatta di piccole cose, borghi e natura. Ve la racconto qui attraverso i miei itinerari slow in Italia. Seguite la mia avventura!

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